"Negli anni ho sempre creduto che il risultato più probabile fosse la condanna"
"Il Dna è un dato che indica la presenza e la presenza diventa responsabilità penale nei tribunali. Il mio lavoro è portare delle prove scientifiche, usarle per condannare o assolvere non è un problema mio" e negli anni "ho sempre creduto che il risultato più probabile fosse la condanna. Quindi questa sentenza non mi sorprende". Lo afferma in una intervista al Corriere della Sera, il professor Emiliano Giardina, genetista all'Università di Roma Tor Vergata, lo scienziato che ebbe l'intuizione che 'Ignoto 1' era un figlio illegittimo. Intuizione decisiva per la condanna all'ergastolo di Massimo Bossetti per l'omicidio di Yara Gambirasio. "Bossetti è stato identificato attraverso il Dna nucleare – ribadisce il genetista – Il suo combaciava con quello di 'Ignoto 1', cioè della persona che ha lasciato la sua traccia biologica sugli indumenti della ragazzina. E non mi vengano a dire che lo si può trasportare: il Dna si trasferisce soltanto per contatto diretto. Tutto questo è inconfutabile" pertanto "un errore è assolutamente impensabile. Non è possibile"
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