L'ex compagno di Micaela Masella, Giuseppe Pellicanò, è indagato per strage

Una bara di legno chiaro e decine di rose dello stesso colore. La chiesa Santi Apostoli e Nazaro Maggiore in Brolo di Milano è gremita di amici e parenti per la messa in occasione dei funerali di Micaela Masella, una delle vittime dell'esplosione del palazzo di via Brioschi del 12 giugno scorso. Tra loro anche i genitori, Renata Masella Bestetti e Aldo Masella, e la sorella Alessia. Il sindaco Giuseppe Sala è seduto in prima fila, davanti all'altare, assieme agli assessori Pierfrancesco Majorino, Politiche sociali, e Marco Granelli, Mobilità. "Tornate a sorridere per Linda e Aurora", dice il prete durante l'omelia citando le figlie, 11 e 7 anni, di Micaela, 43 anni, e dell'ex compagno Giuseppe Pellicanò, 50, indagato per strage e ricoverato come le bimbe per le ustioni. Il prete ha ricordato anche i due fidanzati, Chiara Magnamassa e Riccardo Maglianesi, vittime anche loro dell'esplosione, invitando a pregare anche per i loro amici e parenti.

"La casa è il luogo che sentiamo più intimo, poi protetto da sguardi indiscreti", sono le parole del prete durante l'omelia. Per Micaela, dice il religioso, "si è spezzata una vita travolgendo tutti", e aggiunge: "Le luci di inizio estate si sono spente". Rivolgendosi alla famiglia di Micaela e alla folla riunita in chiesa, in cui sono presenti i gonfaloni del Comune, di Regione Lombardia e della Città metropolitana, il prete spiega: "Difficile trovare parole in momenti come questi. Di fronte al dolore non si può dire nulla, si può solo rimanete in silenzio. Magari come avete fatto voi, pensare che tutto questo fosse un sogno, un brutto incubo".

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata