L'uomo lo ha minacciato con il collo di una bottiglia di birra rotta in un gesto di stizza

Solo cinque giorni fa era stato arrestato dagli agenti della squadra volante di Ancona perché aveva posto resistenza durante un controllo di polizia. Ieri pomeriggio, un extracomunitario originario della Nigeria, classe 1991, pluripregiudicato per reati contro la persona e il patrimonio, tornato in libertà, ha cercato di confondersi tra i viaggiatori per 'adocchiare' le vittime più facili da derubare.

Avvicinatosi a due donne, dapprima ha cercato di attirare la loro attenzione, ma di fronte alla diffidenza delle malcapitate, l'uomo ha cominciato a seguirle e insultarle.

Mentre tentava di raggiungerle, ha incontrato un connazionale, classe 1979, regolare sul territorio nazionale, e ha incominciato a chiedergli insistentemente del denaro supplicandolo di elargirgli degli euro per continuare a bere.

Il nigeriano, in un evidente stato di ebbrezza, ha poi strattonato il 37enne minacciandolo con il collo di una bottiglia di birra che in un gesto di stizza aveva rotto contro il marciapiede.

L'uomo, mentre cercava di contenere l'aggressore, è riuscito a chiamare il 113: in quel momento il nigeriano gli ha strappato la collanina che aveva al collo e si è dato alla fuga. Allertata la sala operativa, gli equipaggi della squadra volanti hanno raggiunto la vittima e raccolto tutte le informazioni utili finalizzate al rintraccio del rapinatore.

Gli agenti hanno poi sorpreso il cittadino extracomunitario che camminando a passi incerti e barcollanti tentava di nascondersi tra le auto in sosta. L'uomo ha avuto una reazione violenta nei confronti dei poliziotti minacciandoli di non avvicinarsi sferzando nell'aria calci e pugni in segno di sfida. Gli agenti sono riusciti a bloccarlo. Controllandolo gli hanno trovato attorcigliata nel polso destro del nigeriano la collanina d'oro appena trafugata.

Accompagnato in questura ha sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici e tratto in arresto per rapina aggravata, resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e minaccia.

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