I medici costringevano i pazienti a versare somme di denaro che andavano dai 1.500 ai 6mila euro

I carabinieri del nucleo investigativo di Salerno hanno eseguito 4 provvedimenti cautelari emessi dal gip a carico di 4 medici dell'ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno per il reato di concussione (3 persone) e omessa denuncia e abuso di ufficio (1 persona). Le indagini che hanno portato al provvedimento cautelare sono state avviate dopo che era stata evidenziata una prassi diffusa nel reparto di neurochirurgia: alcuni medici effettuavano interventi in intramoenia, ricorrendo però solo formalmente alla procedura di prenotazione dell'intervento chirurgico, modificando le liste d'attesa per gli interventi e costringendo i pazienti a versare un cospicuo corrispettivo di denaro che veniva trattenuto senza versamenti nelle casse dell'azienda ospedaliera.

Il primario di neurochirurgia  usava sostanzialmente l'ospedale come clinica privata percependo indebiti compensi con dichiarati. In tutti e 9 i casi documentati è stato riscontrato che i costi di ricovero erano imputati al servizio sanitario nazionale e che il corrispettivo di denaro richiesto veniva interamente trattenuto dagli stessi.

I costi? Da 1.500 euro fino a 6.000 euro, denaro che finiva direttamente nelle tasche dei medici coinvolti. Indagato ma non destinatario di misura cautelare il neurochirurgo Takaori Fukushima, 73 anni, direttore del Brain Institute, che lo scorso anno venne citato da un quotidiano per una presunta visita medica a Papa Francesco poi smentita.

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