Record regionale con 4 milioni 700mila persone

Il 2015 può a pieno titolo essere considerato l'anno della consacrazione del Piemonte quale destinazione turistica internazionale: a dirlo chiaramente sono i dati elaborati dall'Osservatorio turistico regionale relativi allo scorso anno. Ma la conferma arriva anche dal progetto 'Smart Tourism' sviluppato con Vodafone Italia per un'innovativa analisi delle presenze – in questo primo test circoscritte al semestre maggio/ottobre, dove si concentra il 62% del turismo piemontese – attraverso lo strumento dei big data derivanti dalle reti di telefonia mobile. Un approccio capace di rivelare cruciali aspetti qualitativi, oltreché quantitativi, sul profilo dei turisti, come ad esempio gli spostamenti nella regione, le aree di permanenza, la frequenza delle visite, i luoghi d'accesso.

Secondo quanto emerge dalle statistiche dell'Osservatorio, i nuovi record regionali di arrivi con 4 milioni 700mila persone (+5,7% sul 2014) e di presenze con 13 milioni 680mila pernottamenti (+ 4,8%) si devono all'eccezionale traino del turismo estero. Rispetto ai dodici mesi precedenti, nel 2015 gli stranieri giunti nella nostra regione sono stati 1 milione 884mila (il 40% del totale) con un incremento del 19,9%, che si sono tradotti in quasi 6 milioni di presenze nelle strutture (+16,4% e il 44% del totale). Un fenomeno importante, che compensa ampliamente la contrazione fatta registrare dai flussi nazionali, che perdono il 2% in termini di arrivi e il 2,8% sulle presenze. Una tendenza peraltro ascrivibile principalmente a una riduzione degli spostamenti interni al territorio regionale, cioè ai soggiorni degli stessi piemontesi (arrivi a -11,4%), ad esempio condizionati dall'avvio quanto mai stentato della stagione sciistica per l'assenza di neve a dicembre.

Clienti più affezionati al Piemonte restano i tedeschi, giunti in 362mila, in crescita del 9,1% per un totale di 1 milione 371mila pernottamenti e una permanenza media di 3,8 giorni. Seguono i francesi con 318mila arrivi (+28,3%) e 756mila notti (2,4 giorni di permanenza), gli svizzeri con 209mila arrivi (+10%) e 513mila notti (2,4 giorni di permanenza), mentre il Regno Unito registra un vero e proprio exploit e con 168mila arrivi segna un aumento del 34,1% e 638mila notti (3,8 giorni di permanenza). Unico mercato europeo in flessione è il BeNeLux, che vede scendere a 135mila gli arrivi (-1%) ma che rimane comunque la terza area per presenze nelle strutture ricettive con 643mila notti. Primo mercato extra-continentale sono gli Stati Uniti, i cui arrivi in Piemonte toccano quota 104mila (+31,2%) e a cui corrispondono 272mila pernottamenti (+36%).

In termini di crescita percentuale, particolarmente evidente il raddoppio (+96,2%) degli arrivi dalla Spagna,che toccano le 5 mila unità, mentre significativo appare anche l'incremento del 35,9% dalla Russia (59mila arrivi), del 33,7% dall'Austria (47mila arrivi), del 22,1% dalla Cina (oltre 23mila arrivi).

"La capacità attrattiva del Piemonte nei confronti dei flussi internazionali – spiega l'assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, Antonella Parigi – ha ormai le caratteristiche di un fenomeno strutturato. Non v'è dubbio che nel 2015 abbiano rivestito un ruolo nelle dinamiche turistiche anche l'Ostensione della Sindone e l'Expo, ma il raffronto con i dati del passato o lo stesso tempo di permanenza indicano che il Piemonte oggi rappresenta una scelta: al punto che, ad esempio, sono i turisti del Piemonte che hanno dedicato un giorno alla visita di Expo piuttosto che il contrario. Ma guai se ci accontentassimo dei risultati raggiunti e, proprio attraverso le moderne metodologie offerte dalla tecnologia, intendiamo ora acquisire ulteriori elementi di conoscenza del nostro pubblico, come quelli offerti dalla sperimentazione fatta con Vodafone Italia, al fine di sviluppare strategie di marketing in Italia e all'estero".

Al fianco della crescita della domanda si registra un parallelo sviluppo dell'offerta: sono oltre 196mila i posti letto offerti dal sistema ricettivo piemontese, 3mila in più rispetto all'anno scorso che si concentrano soprattutto nel sistema extralberghiero, mentre le varie categorie di alberghi evidenziano una crescita più contenuta attestandosi sugli 84.500 posti letto. Per quanto concerne la stagionalità, il semestre 'estivo' segna un +9% negli arrivi e un +7% nelle presenza, mentre i mesi con i picchi maggiori sono stati maggio al +18% e ottobre al +16%.

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