L'appello durante l'omelia della Domenica delle Palme

Proprio come Gesù durante la Passione, migranti e emarginati subiscono "indifferenza" e "ingiustizie". Sono le parole che usa Papa Francesco nell'omelia della messa celebrata durante la Domenica delle Palme, nella Basilica di San Pietro. Proprio come nel caso di Gesù "che ha provato sulla sua pelle l'indifferenza perché nessuno ha voluto assumersi la responsabilità del suo destino – ha detto il Papa – in tanti non si vogliono assumere responsabilità sul destino dei profughi e dei rifugiati".

La celebrazione è iniziata con la processione in piazza San Pietro nel corso della quale, prima della messa, il Papa ha benedetto ulivi e palme. Poi la cerimonia e l'omelia nella quale il Papa ha anche sottolineato che "l'amore vero consiste nel servizio concreto". 

"Gesù si è umiliato – ha detto il Papa – e l'abisso della sua umiliazione, che la Settimana Santa ci mostra, sembra non avere fondo".
"Il primo gesto di questo amore 'sino alla fine' – ha aggiunto – è la lavanda dei piedi. 'Il Signore e il Maestro' si abbassa fino ai piedi dei discepoli, come solo i servi facevano".

Al termine della messa il Papa ha fatto cenno alla Giornata mondiale della Gioventù: "Il mio saluto speciale va ai giovani qui presenti, e si estende a tutti i giovani del mondo. Spero che potrete venire numerosi a Cracovia, patria di san Giovanni Paolo II, iniziatore delle Giornate mondiali della Gioventù",

 

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