A parlare del 'nascondiglio' era stato Gabriele. Oggi i funerale di Gloria a Castellamonte
E' stata aperta la cassetta di sicurezza intestata a Roberto Obert, uno dei tre arrestati per la morte di Gloria Rosboch, l'insegnante uccisa il 13 gennaio il cui cadavere è stato ritrovato venerdì scorso nella cisterna di una discarica del torinese. All'interno della cassetta di sicurezza conservata in una banca di Forno Canavese non sono stati trovati i soldi, circa 180mila euro, che la professoressa di Castellamonte aveva consegnato a Gabriele Defilippi, ma solo buoni fruttiferi risalenti nel tempo e non collegati alle indagini in corso per l'omicidio. Il valore dei buoni fruttiferi è di circa 20mila euro. All'interno della cassetta di sicurezza anche monili in oro e piccoli beni di famiglia.
LE DICHIARAZIONI DI GABRIELE. A parlare della cassetta di sicurezza come possibile nascondiglio dei soldi sottratti a Gloria Rosboch era stato lo stesso Gabriele Defilippi, che aveva dichiarato agli inquirenti di aver consegnato i soldi a Obert. Intanto dalle indagini dei carabinieri emerge anche la ripresa di una telecamera di sicurezza che mostra come l'insegnante, il 13 gennaio alle 14:18, si trovasse ancora a casa con i genitori. Dettaglio importante per ricostruire gli spostamenti di Rosboch il giorno in cui è stata uccisa.
LEGALE OBERT: MIO ASSISTITO HA SEMPRE DETTO VERITA'. "Il mio assistito ha sempre detto che dentro quella cassetta di sicurezza c'erano solo buoni fruttiferi ereditati dalla nonna. Quindi ribadisco la veridicità delle dichiarazioni di Obert". Lo afferma il legale Marco Stabile, che difende Roberto Obert, uno dei tre arrestati per la morte di Gloria Rosboch, l'insegnante uccisa il 13 gennaio il cui cadavere è stato ritrovato venerdì scorso nella cisterna di una discarica del torinese. A parlare della cassetta di sicurezza come possibile nascondiglio dei soldi sottratti a Gloria Roosboch, 187mila euro, era stato Gabriele Defilippi, che aveva dichiarato agli inquirenti di aver consegnato i soldi a Obert.
IL FUNERALE. Campane a lutto per il funerale a Castellamonte di Gloria Rosboch. Piangono Marisa ed Ettore Rosboch, seduti sul carro funebre diretto verso la chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Castellamonte. Un silenzio severo, scandito dalle campane a lutto, e dal lamento flebile ma continuo dell'anziano genitore dell'insegnante uccisa il 13 gennaio scorso. Un centinaio di persone segue il carro funebre, al cui interno i genitori provano a consolarsi, straniti dai molti cameraman e giornalisti presenti.
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