Secondo gli inquirenti capo indiscusso del gruppo è l'imprenditore Luigi Tancredi, il 're delle slot'

Undici arresti e decine di perquisizioni a Roma e in Italia per un presunto giro di videopoker illegali gestito da un imprenditore ma di fatto in mano alla criminalità organizzata. Il gruppo, secondo la Direzione distrettuale antimafia di Roma, aveva messo in piedi un affare del valore di 11 milioni di euro al giorno. Le accuse a seconda delle posizioni vanno dall'associazione a delinquere con finalità agevolatrici della mafia, all'estorsione e l'intestazione fittizia di beni. Secondo gli inquirenti capo indiscusso del gruppo era l'imprenditore Luigi Tancredi, 50 anni, buona parte dei quali impiegati in attività legate a giochi e scommesse online, tanto da essersi guadagnato il soprannome di 're delle slot'. Da tempo aveva lasciato le attività di gioco legale e con l'aiuto della criminalità organizzata aveva costruito un impero del videopoker illecito parallelo a quello consentito, e più  remunerativo perché non versava alcun tributo all'erario.

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