Bari, 30 dic. (LaPresse) – E’ stato fermato con l’auto carica di refurtiva trafugata in una villetta di campagna e per questo è finito agli arresti domiciliari. E’ accaduto l’altro pomeriggio a Mola di Bari (Bari), dove i carabinieri hanno arrestato un pregiudicato 39enne di Conversano, con l’accusa di furto aggravato.

Durante un servizio di pattugliamento nelle campagne, volto al contrasto dei furti ai danni di imprenditori agricoli e proprietari terrieri, particolarmente diffusi in questo periodo dell’anno, i militari, hanno avvistato una Fiat Doblò che, dopo essersi fermata, ha cambiato direzione di marcia, imboccando un’altra traversa, nel tentativo di evitare il controllo.

Un comportamento che ha insospettito i carabinieri, che hanno fermato il mezzo, invitando il conducente a scendere e hanno deciso di perquisire il veicolo. Nell’auto aveva due tinozze in legno, pentole di vario tipo e diversi attrezzi agricoli altro non erano che il provento di un furto commesso in un’abitazione estiva di un settantenne del posto. Il sopralluogo effettuato presso la villetta ha infatti evidenziato la presenza di segni di effrazione sulla porta d’ingresso, attraverso la quale l’uomo si era introdotto poco prima.

Dopo l’arresto, il giudice ha disposto per lui gli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.La refurtiva, invece, è stata restituita al legittimo proprietario.

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