Roma, 28 dic. (LaPresse) – L’anticiclone sub tropicale che staziona ostinatamente da settimane sul Mediterraneo centrale, determinando tempo stabile su buona parte dell’Italia, inizierà a indebolirsi tra la fine dell’anno e l’inizio del 2016. Per martedì – spiegano i meteorologi del Centro Epson Meteo – non ci attendiamo quindi cambiamenti rilevanti delle condizioni meteorologiche, mentre dal giorno 30 dicembre l’Italia, sia pure marginalmente, verrà influenzata da una massa d’aria fredda, di origine artico continentale, sospinta verso i Balcani dall’Anticiclone Russo in grande rinforzo tra Europa nord-orientale e Asia. Le conseguenze saranno un calo delle temperature, sensibile in particolare lungo l’Adriatico e al Sud, la scomparsa definitiva delle nebbie e la parziale rimozione degli inquinanti atmosferici. Uno sguardo più a lungo termine, per i primi giorni dell’anno, conferma al momento la possibilità di un flusso umido atlantico più incisivo, in grado quindi di apportare anche delle precipitazioni significative su molte regioni del Paese e il ritorno della neve in montagna.
– Martedì altra giornata con nuvolosità bassa a nebbie anche fitte in pianura Padana, valli del Centro specie tra Toscana e Umbria, lungo il versante adriatico dalla Venezia Giulia alla Puglia. In giornata nebbie e nubi basse tenderanno solo in parte a diradarsi. Nubi in aumento in Sardegna, Liguria, Toscana e Calabria tirrenica con qualche pioviggine tra il Genovese e il levante ligure. Nel resto del Paese il tempo resterà prevalentemente soleggiato a parte qualche velatura al Nordovest.
Clima eccezionalmente mite nelle ore diurne nelle aree soleggiate e soprattutto in montagna. Deboli gelate mattutine al Centronord.
Venti moderati Maestrale su mare Adriatico al largo e mar Ionio, per lo più deboli altrove. Mercoledì nuvolosità sparsa su regioni adriatiche, estremo Sud ed estremo Nordovest, ma senza precipitazioni di rilievo, salvo deboli e occasionali a fine giornata tra Calabria e Sicilia orientale. Cielo nuvoloso anche in Sardegna, altrove cielo sereno o poco nuvoloso. Anche le ultime, eventuali nebbie del primo mattino si dissolveranno in maniera definitiva.
Venti: nord-orientali in intensificazione su mare Adriatico e regioni prospicienti, Umbria, Toscana, Liguria: venti da est in rinforzo in Val Padana. Questa ventilazione favorirà i primi rimescolamenti dell’aria, a beneficio di una graduale rimozione degli inquinanti.
Temperature in diminuzione nei valori massimi, calo che sarà più sensibile nelle regioni adriatiche e in Val Padana. Nella notte tra mercoledì e giovedì caleranno anche le temperature minime.
Giovedì, ultimo giorno dell’anno, vedrà tempo in prevalenza soleggiato nelle regioni di Nordest e su quelle tirreniche. Maggiore nuvolosità nel resto del Paese ma senza precipitazioni di rilievo. Le temperature saranno in ulteriore, sensibile diminuzione: avremo dunque un clima decisamente più invernale. Il freddo si avvertirà soprattutto in Val Padana, nelle regioni adriatiche e al Sud.
Per il giorno di Capodanno, al momento, non si prevedono ancora precipitazioni rilevanti sull’Italia, sebbene il tempo non sarà ovunque soleggiato. Si avranno frequenti passaggi nuvolosi. Il clima sarà freddo e tipicamente invernale. Successivamente, si conferma il ritorno di correnti umide atlantiche, e quindi di una serie di perturbazioni capaci di riportare precipitazioni significative, compresa la neve in montagna. La prima di queste perturbazioni potrebbe già arrivare tra la seconda parte di sabato 2 e la giornata di domenica 3 gennaio. Maggiori informazioni nei prossimi aggiornamenti.
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