Città del Vaticano, 18 dic. (LaPresse) – Nell’udienza di ieri pomeriggio al cardinale Angelo Amato, preferro della congregazione delle cause dei Santi, il Papa ha autorizzato la promulgazione dei decreti sulle virtù eroiche di tre servi di Dio: due sono medici, un laico e un missionario comboniano, e un religioso lasalliano. Diventano, dunque, Venerabili. Il primo è padre Giuseppe Ambrosoli. Comasco, suo padre è il fondatore dell’industria italiana del miele. Lui diventa medico e poi missionario comboniano. Parte per l’Uganda nel 1956 a 32 anni. Per oltre 30 anni, la gente lo chiama il ‘medico della carità’. Fonda l’ospedale di Kalongo, nel Nord dell’Uganda. Si ammala ma convince i superiori a non trasferirlo. Muore nel 1987 nella Diocesi di Lira. Ancora oggi l’ospedale è un punto di riferimento per tutti i malati della regione: sostenuto dalla Fondazione Ambrosoli, ha 210 dipendenti, quasi tutti ugandesi.

Tra i nuovi Venerabili c’è anche il chirurgo tedesco Heinrich Hahn, vissuto nel 1800. Padre di 10 figli, esercita la sua professione medica prendendosi cura in particolare dei più poveri. Alla professione sanitaria affianca l’attività scientifica con la pubblicazione di uno studio sulla meningite tubercolotica. Fonda l’associazione missionaria San Francesco Saverio e l’Istituto Giuseppino per accogliere i malati incurabili. Impegnato anche in politica, per circa quarant’anni è assessore ad Aquisgrana e per tre anni deputato al parlamento di Berlino. Il terzo dei tre nuovi Venerabili è fra Adolfo, spagnolo, religioso professo dell’Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, i lasalliani. Vissuto nel secolo scorso, insegna per 40 anni nel Collegio La Salle-Montemolin.

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