Roma, 14 dic. (LaPresse) – Oltre 150 figuranti, 20 capanne, una mostra di presepi etnici, e tre date imperdibili: torna il Presepe vivente missionario, il più grande in Italia nel suo genere, organizzato e ospitato dalla Comunità missionaria di Villaregia, nella sua sede romana nella riserva naturale di Monte Migliore. Il censimento dei soldati romani è la prima tappa che attende il visitatore che sarà accolto dal fuoco dei pastori, prima di potersi immergere nella Betlemme di 2000 anni fa. Gli oltre 150 figuranti, con indosso costumi storici dei tempi di Gesù, accompagneranno il visitatore in un viaggio attraverso arti e mestieri di Betlemme: dalla bottega del fabbricatore di candele, l’apicoltore, dalla bottega della lana al fabbro e al falegname, dal cestaio al ciabattino, per poi ristorarsi alla locanda, dove sarà possibile assaggiare prelibatezze e dolcetti.
QUEST’ANNO TANTE NOVITA’. Le date: domenica 20 e 27 dicembre, e sabato 2 gennaio. Tra le novità dell’edizione di quest’anno ci sono il fuoco dei pastori, che accoglierà i visitatori all’ingresso, la fabbrica dei mattoni, dove sarà possibile vedere con i propri occhi come veniva costruita una casa ai tempi di Gesù, il pescivendolo e il fruttivendolo, e due forni palestinesi, ricostruiti a tema, dove il visitatore vedrà come si preparava il pane, dall’impasto alla cottura, fino all’assaggio alla locanda. Il percorso si conclude con la sfilata dei Magi, al calar del sole, e la messa solenne. Non mancherà il recinto degli animali e nemmeno le attrazioni per i più piccoli, come un tour in calesse.
MOSTRA DI PRESEPI ETNICI. Altra novità dell’edizione 2015 del Presepe vivente missionario è la mostra dei presepi etnici, all’interno del salone della struttura della Comunità missionaria. L’esposizione consentirà di compiere un vero e proprio giro del mondo, con presepi che arrivano dal Perù, dal Messico, passando dall’Africa e dall’America. L’intero ricavato della manifestazione – l’ingresso è a offerta libera – andrà a sostenere la missione del Messico, dove la Comunità missionaria di Villaregia opera dal 1998. L’evento è arricchito da una rappresentazione musicale sul tema dell’accoglienza dei migranti, dei profughi, degli ultimi, dei dimenticati, per seguire l’invito di Papa Francesco che esorta ad arrivare alle periferie del nostro mondo.
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