Milano, 9 dic. (LaPresse) – La Corte d’Appello di Milano si è riservata di decidere se riconoscere la continuazione dei reati a Fabrizio Corona. Proprio grazie a questo ‘meccanismo giuridico’, l’ex fotografo dei vip si è visto abbassare il cumulo delle pene che deve scontare per i vari reati per i quali è stato condannato da 13 anni e 2 mesi a 9 anni, riuscendo così ad ottenere l’affidamento in prova ai servizi sociali. Se i giudici di secondo grado, ora, non dovessero riconoscere la continuazione dei reati Corona rischia di dover tornare in carcere. La decisione dovrebbe arrivare entro 5 giorni.
L’avvocato Ivano Chiesa, che difende l’ex fotografo dei vip insieme alla collega Antonella Calcaterra, questa mattina ha chiesto ai giudici di confermare il provvedimento con cui il gip nel febbraio dello scorso anno aveva eliminato oltre 4 anni di carcere dal totale che l’ex re dei paparazzi dovrà scontare. I legali hanno anche chiesto di trasmettere gli atti in Cassazione, ritenendo non siano i giudici di secondo grado ma il gip a doversi pronunciare sulla questione. Anche il sostituto procuratore generale Antonio Lamanna ha sollevato il conflitto di competenza.
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