Monza, 4 dic. (LaPresse) – Ieri mattina al tribunale di Monza si è tenuto il processo nei confronti del 35enne che lo scorso 26 novembre era stato arrestato dai carabinieri di Sesto San Giovanni (Milano), per aver truffato un’anziana di Nova Milanese (Monza). I militari lo avevano bloccato in flagranza di reato, subito dopo che lo stesso, spacciatosi prima come avvocato e poi come maresciallo dell’Arma dei carabinieri, era riuscito a farsi consegnare dall’ignara vittima la somma di 500 euro.

Partendo da altri 700 euro in contanti, di cui l’arrestato aveva la disponibilità, senza poterne spiegare la provenienza, i militari dell’Arma hanno approfondito le indagini e hanno individuato una seconda vittima del truffatore, un’anziana residente a Sesto San Giovanni, che, nella stessa mattinata del 26 novembre, era stata indotta a consegnargli il denaro.

Anche in questo caso la fiducia della donna è stata carpita dal malvivente, raccontandole che un parente, rimasto coinvolto in un sinistro stradale, con il veicolo privo di assicurazione, era stato accompagnato in caserma e non sarebbe stato rilasciato, se non fosse riuscito a fare fronte al pagamento di alcune sanzioni amministrative.

Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, lo ha condannato a un anno e 8 mesi di reclusione e ha rigettato la richiesta di domiciliari.

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