Milano, 30 nov. (LaPresse) – Presidio davanti ai cancelli della scuola Garofani di Rozzano, dopo che il preside Marco Parma ha cancellato la festa di Natale, sostituendola con quella d’inverno. Il preside è stato costretto a dimettersi e intanto nel presidio fuori dall’istituto i genitori si dividono fra coloro che lo sostengono e quelli che invece sono contrari alla sua decisione. Presenti anche il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini e Fratelli d’Italia, contestati dai presenti. “L’anno scorso a Roma abbiamo fatto il presepe vivente in piazza. Quest’anno avevamo già annunciato che faremo in piazza San Carlo un presepe con i cittadini”, ha detto Ignazio La Russa. Il leader leghista Salvini si è presentato tenendo in mano un presepe.
APREA: FAREMO SENTIRE PRESSIONE. “Confermo il mio impegno su Rozzano affinché sia rispettata anche quest’anno la tradizione, perché i canti religiosi siano cantati in quella scuola e in tutte le scuole lombarde. Andremo avanti per garantire il concerto di Natale. Le scuole sono statali. Noi faremo sentire come stiamo facendo la pressione e la presenza. Riportare i presepi e i canti religiosi nelle scuole sarà un nostro impegno. Non abbiamo personalità diretta, ma una responsabilità collettiva e regionale rispetto alla salvaguardia della tradizione”. Lo ha detto l’assessore lombarda all’Istruzione, formazione e lavoro, Valentina Aprea, durante la conferenza stampa dopo la giunta di oggi a Palazzo Lombardia, tornando a parlare del caso dell’istituto comprensivo di via Garofani.
“Rozzano potrebbe diventare la scuola-simbolo – ha aggiunto a margine – dove le istituzioni possono ritrovarsi a manifestare la propria tradizione natalizia. Io ho già dato la mia disponibilità a cantare ‘Tu scendi dalle stelle’ con gli alunni di quella scuola e vorrei che si unissero a me le massime istituzioni, dal presidente Maroni al presidente Renzi”, ha concluso Aprea.
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