Milano, 30 nov. (LaPresse) – Ieri, in occasione del primo anniversario della morte di Andrea Loris Stival, nella sua scuola di Santa Croce Camerina (Ragusa) c’è stata una commemorazione in suo onore. I suoi compagni hanno cantato per lui alla presenza di suo padre, Davide. Nel canalone dove il corpo del piccolo è stato trovato il papà di Veronica Panarello ha lasciato una lettera che la mamma ha scritto per lui, concludendo con “Ti amo di un bene infinito, la tua mamma”. Il nonno materno di Loris, intervistato dall’inviata di Pomeriggio 5, è uno dei pochi a credere fermamente nell’innocenza di sua figlia.

“In questo momento mia figlia è uno scheletro, troppo provata. Io le ho sempre detto di dire quello che sapeva. Ora non credo a quello che ha detto”. Queste le parole del nonno materno di Andrea Loris Stival, il piccolo di Santa Croce Camerina ucciso il 29 novembre 2014, ai microfoni di Pomeriggio 5. Nonno Ciccio si riferisce alla nuova verità di Veronica Panarello che ha ammesso di essere stata lei a portare il corpo del figlio nel canalone dove è stato ritrovato.

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