Torino, 5 nov. (LaPresse) – Si è aperta questa mattina a Torino la sessione finale del Tribunale Permanente dei Popoli dedicata al progetto di linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione e più in particolare alla violazione dei diritti fondamentali delle comunità locali da parte del ‘sistema delle grandi Opere’ in Italia come in Europa. Ha aperto i lavori, Gianni Tognoni, segretario generale del Tribunale Permanente dei Popoli, erede dello storico tribunale Russel: “Questa sessione è un evento eccezionale, il primo della storia del tribunale d’opinione, che si occuperà di violazione di questi diritti nel cuore dell’Europa, culla dei diritti dell’uomo”. L’esposto, in merito alla questione Tav, da cui è partito il ‘processo’ è stato presentato dall’associazione Controsservatorio Valsusa.

L’ATTO D’ACCUSA. E’ stato l’ex magistrato Livio Pepino, presidente del Controsservatorio, a spiegare – al numeroso pubblico nella sala della Fabbrica delle ‘e’ di Torino – le ragioni dell’esposto. “Abbiamo chiesto di accertare se nella vicenda della progettazione e costruzione della linea Tav Torino-Lione vi siano state gravi e sistematiche violazioni dei diritti fondamentali dei cittadini e delle comunità interessate ad essere correttamente informati e a partecipare alle relative decisioni, ma si è anche chiesto di estendere il proprio giudizio a tutto il sistema delle grandi opere“.

LA CORTE E I TESTIMONI. A valutare e giudicare sarano dieci giudici provenienti da Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Cile e Colombia. A presiedere la corte è Philippe Texier (Francia), magistrato onorario della Corte suprema di Cassazione francese. Sul banco degli imputati c’è il progetto ad alta velocità Torino Lione, unitamente ad altre grandi opere italiane ed europee. Si tratta della prima volta nella sua storia che il TPP si occupa di una realtà italiana. In Europa ha emesso sentenze due altre volte sui crimini contro l’umanità nella ex Jugoslavia e sul disastro nucleare di Cernobyl. Durante la sessione in corso a Torino verranno ascoltate diverse testimonianze sul caso, tra cui tecnici, cittadini e amministratori. La sentenza è attesa per domenica ad Almese (Torino).

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