Milano, 21 ott. (LaPresse) – I prodotti nutraceutici – definiti anche alimenti-farmaco per le loro proprietà nutrizionali e terapeutiche – sono sempre più diffusi fra i consumatori italiani. Lo confermano i dati di vendita relativi all’anno 2014, discussi questa mattina nel corso dell’incontro ‘Pensare Nutraceutico, riflessioni e metodi’, che si è svolto all’interno di Expo 2015. Il mercato dei nutraceutici ha raggiunto la cifra di circa 2,5 miliardi di euro annui con un trend positivo del +9,1 % e con oltre 176 milioni di unità vendute nello stesso arco temporale (+8,9%). Tra le prime classi terapeutiche ci sono gli integratori di vitamine e sali minerali, seguiti dai probiotici e dagli energetici. Quinti in classifica di vendita i coadiuvanti nel controllo del colesterolo e sesti i prodotti per controllare. Gli antiossidanti occupano la nona posizione e precedono i prodotti per la circolazione, quelli per la salute degli occhi e quelli per le articolazioni.
“I prodotti nutraceutici – ha spiegato durante l’incontro Alberto Martina, medico, docente del Master di II Livello in Nutraceutica presso il Dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Pavia – sono studiati come veri e propri farmaci e utilizzati sia in fase di prevenzione sia in fase di co-trattamento nelle patologie cardiovascolari, per il controllo del peso, nei dismetabolismi, per colesterolo e glicemi, e nelle patologie dell’apparato gastrointestinale”.
Secondo l’esperto tra le nuove aeree terapeutiche nelle quali la nutraceutica ha fornito “un valido contributo” ci sono quella osteoarticolare e quella dei disturbi cognitivi e della memoria. “L’utilizzo degli alimenti-farmaco in aree terapeutiche sempre più diverse – ha detto Martina – è stato possibile grazie agli studi in vitro, cioè su cellule umane coltivate, e a quelli in vivo, cioè su pazienti, che servono a dare indicazioni importantissime e a definire un perimetro di impiego sempre più mirato e scientifico per i nuovi nutraceutici”.
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