Di Marco Valsecchi

Milano, 20 ott. (LaPresse) – “Dal 1° novembre, che è domenica, magari no. Poi, se qualcuno si vuole mettere a fare polemica su quello, si accomodi. Ma ci sono le condizioni per mettere in atto subito uno schema che permetta di animare Cascina Triulza dal mese di novembre”. Rispondendo alle domande dei cronisti, nel corso della conferenza stampa sul futuro di quello che è attualmente il Padiglione della Società Civile di Expo 2015, il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, fissa così il primo traguardo per il dopo evento.

La cascina, ristrutturata in occasione dell’esposizione universale e presa in gestione dalla Fondazione Triulza, dovrebbe quindi continuare a vivere anche nella delicata fase di passaggio dall’Expo al post-Expo: quella in cui si procederà allo smontaggio delle strutture temporanee presenti sul sito espositivo.

In apertura di conferenza, Sergio Silvotti, presidente della fondazione che ha visto riunirsi 64 realtà del terzo settore, aveva presentato prima di tutto i risultati del semestre: 208 organizzatori coinvolti, 800 eventi ospitati e 63mila partecipanti, oltre ai 15mila noleggi effettuati dal ‘mobility center’ – che hanno permesso ai visitatori con difficoltà motorie di vivere il sito in modo più semplice – e ai 30mila chilogrammi di cibo recuperati. Ma anche la possibile eredità che andrà sviluppata a partire dalla chiusura della manifestazione: 5 eventi calendarizzabili nei primi due mesi dopo l’evento, un progetto che trasformerebbe la struttura in un “lab-hub per l’innovazione sociale e lo sviluppo sostenibile” e la possibilità di usare da novembre la cascina come punto di riferimento per il riuso del patrimonio materiale e immateriale dell’Expo durante la fase di smantellamento dei padiglioni.

Ad ascoltare le proposte di Silvotti, anche Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo, tra i principali partner di Cascina Triulza durante i sei mesi dell’esposizione. “Il buon senso ci guida nel dire che arrivati a questo punto non possiamo buttare via il lavoro svolto”, ha dichiarato Guzzetti, elogiando l’impegno espresso da Martina a riguardo e chiarendo che Fondazione Cariplo dovrà interloquire anche con “altri soggetti”, nella prossima fase.

Il ministro, pur invitando tutti ad affrontare il tema “col sorriso sulle labbra”, non ha comunque nascosto le difficoltà alle quali si andrà in contro: “Così come è stato complesso montare tutto – ha spiegato -, anche il post Expo ha una sua complessità”. Per Martina, il futuro di Cascina Triulza rappresenta comunque “una opportunità, non un problema”. Opportunità che, ha specificato, “gestiremo con chi di dovere, penso a Expo Spa e Arexpo”. Rispettivamente, la società che ha gestito il grande evento e quella proprietaria dei terreni sul quale si è svolto.

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