di Maria Elena Ribezzo
Napoli, 1 ott. (LaPresse) – La valorizzazione della cultura supporta il turismo e la crescita del turismo traina l’economia. In questa sinergia sta la chiave del rilancio del Paese: ne sono convinti gli attori degli stati generali del turismo sostenibile, ospitati fino al 3 ottobre al museo ferroviario di Pietrarsa, nel napoletano.
Il luogo è simbolico: “Poco conosciuto, con un patrimonio straordinario di bellezza naturale che si incrocia anche con il patrimonio bellissimo di locomotive a vapore dei treni storici che è davvero un simbolo di come in Italia bisogni moltiplicare l’offerta turistica, lavorare sulle potenzialità enormi del Mezzogiorno e della Campania in particolare”, ha spiegato il ministro della Cultura Dario Franceschini che è intervenuto in apertura dei lavori. L’evento è organizzato dal Mibact e per parlare di sostenibilità ha scelto di coinvolgere le Ferrovie dello Stato: “Ogni viaggiatore in treno consuma il 70% in meno di inquinamento”, ha spiegato l’amministratore delegato del gruppo Fs Michele Mario Elia.
Il settore turistico in Italia gode di buona salute. Secondo i dati presentati oggi da Istat, nel mese di luglio si sono registrate oltre 58 milioni di presenze nelle strutture di ospitalità italiane, con una crescita del 3,1% rispetto allo scorso anno.
Il Paese è un museo a cielo aperto, che deve diventare però un “museo diffuso”, ha detto il ministro Franceschini, “che attiri un turismo colto, intelligente e sostenibile, capace di apprezzare non solo le grandi città d’arte ma anche il ricco patrimonio dell’intero territorio nazionale”.
Basta puntare soltanto sui grandi centri, suggerisce: va valorizzato anche il patrimonio storico culturale meno conosciuto.
Con questa tre giorni di confronti si va verso una ‘carta di Pietrarsa‘, “per gettare le basi, sapendo che scelta di parlare di turismo sostenibile non è stata quella di parlare di un settore, ma è l’individuazione di una vocazione del sistema Paese, per reggere un fenomeno di crescita certa di turismo internazionale nei prossimi anni”.
Il lavoro da fare deve essere però su più livelli, avvertono i rappresentanti del settore: “Finché si continuerà a lavorare a comparti stagni senza creare sinergie tra chi si occupa di cultura e turismo, l’Italia difficilmente riuscirà a fare di questo settore la prima industria del Paese”, ha affermato Carmelo Lentino, segretario nazionale dell’associazione italiana alberghi per la gioventù.
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