Catania, 17 set. (LaPresse) – I finanzieri del comando provinciale di Catania hanno arrestato 15 persone, di nazionalità italiana e albanese, responsabili di traffico internazionale di droga.
L’indagine, denominata ‘Odissea’ e condotta dal nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Catania su delega della Direzione distrettuale antimafia catanese, ha preso le mosse da una precedente attività condotta nei confronti del cosiddetto ‘Gruppo della Stazione’ (indagine ‘Reset’), conclusasi nel 2013 con l’arresto di 24 persone per associazione a delinquere di stampo mafioso, estorsione, rapina, usura, armi e droga. Il controvalore al dettaglio della marijuana sequestrata, pari a 3.500 kg, si aggira intorno ai 70 milioni di euro.
Partendo da alcune evidenze emerse in quel contesto, i finanzieri hanno individuato altri gruppi dediti al traffico illecito di marijuana in tutta la Sicilia orientale, aventi quale elemento di collegamento i fornitori della droga. Le indagini hanno così permesso di accertare l’esistenza di due organizzazioni criminali, composte per lo più da cittadini albanesi domiciliati stabilmente in Italia che riuscivano a garantire, grazie a costanti contatti con propri connazionali, la fornitura di ingenti quantitativi di marijuana. Un gruppo criminale ha base nel Lazio mentre l’altro è attivo tra le province di Catania e Ragusa.
È stato anche appurato che i carichi di marijuana importati dall’Albania erano per lo più diretti a due organizzazioni criminali catanesi e, in particolare, al ‘Gruppo della Stazione’ e al sodalizio capeggiato da Paolo Di Mauro, esponente di spicco della famiglia mafiosa Pillera, morto nell’aprile 2014. L’indagine, avviata nel 2012 sotto la direzione della locale Dda, ha già portato all’arresto, in flagranza, di 19 trafficanti e al sequestro di oltre 3.500 kg di marijuana. In questo contesto si inquadrano, tra gli altri episodi, l’individuazione a Scordia (Catania), nel marzo 2013, di un deposito di stoccaggio di circa 950 kg di marijuana; lo sbarco di due gommoni proveniente dall’Albania, intercettati in Puglia nel novembre 2013, con a bordo 980 kg di marijuana; il sequestro ad Acireale, nel dicembre 2013, di 1.520 kg di marijuana stipati su due furgoni e giunti via mare attraverso un gommone dall’Albania.
Sulla scorta della richiesta formulata dal pubblico ministero, è ora stato emesso dal gip del Tribunale di Catania il provvedimento che dispone l’esecuzione di altre 15 misure cautelari (di cui tre agli arresti domiciliari) nei confronti di altrettante persone, 10 delle quali organiche ai due gruppi criminali italo-albanesi responsabili dell’importazione della drogadall’Albania. Degli altri destinatari delle misure cautelari, tutti italiani, due sono legati al ‘Gruppo della Stazione’ mentre i restanti tre sono organici al gruppo riconducibile al defunto Paolo Di Mauro.
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