Belluno, 1 set. (LaPresse) – E’ stato ritrovato senza vita, pochi minuti prima delle 14, il ciclista tedesco, le cui ricerche erano partite ieri sera. A lanciare l’allarme erano stati gli amici da cui si era separato nel pomeriggio durante una gita in mountain bike, e che lo avevano atteso invano. L’uomo, 59 anni, aveva salutato i compagni attorno alle 15 nella zona di Malga delle Armente, sul Pian dei Buoi, dicendo che aveva intenzione di raggiungere il Forte del Col Vidal, poi di lui non si era saputo più nulla.
Scattato l’allarme verso le 22.30, nella notte i soccorritori avevano perlustrato tutte le strade e i sentieri della zona attorno al Forte, fino a Lozzo di Cadore. Alle 6 di questa mattina nuovi uomini si erano aggiunti: le squadre avevano ripreso a setacciare l’intera area, compresi i versanti che danno verso Domegge e Auronzo, finché una non ha rinvenuto la macchina fotografica appartenente al ciclista in un ripidissimo sentiero che scende verso Cima Gogna. Le ricerche si sono concentrate su quella zona, dove poco dopo è stata ritrovata la bicicletta. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, con a bordo un tecnico del Soccorso alpino del Centro Cadore in supporto all’equipaggio, ha infine individuato il corpo dell’uomo, 500 metri più sotto in linea d’aria, nel Valon del Faè, a 930 metri di quota.
Sbarcati soccorritori e personale medico, non è rimasto che constatare il decesso del turista tedesco, dovuto alla caduta.
Ricomposta, la salma è stata imbarellata e recuperata dal tecnico di elisoccorso con un verricello di 50 metri, per essere trasportata in piazzola a Laggio ed affidata al carro funebre.
Da una prima ricostruzione l’uomo, dopo aver percorso l’anello del Forte, ha seguito un sentiero che parte ampio e abbastanza dolce, ma man mano che prosegue acquista pendenza e si stringe fino a diventare una traccia verticale. Probabilmente la discesa troppo ripida gli ha fatto prima perdere la macchina fotografica. Forse poco sotto è caduto con la bici o la ha abbandonata e ha proseguito per un tratto a piedi, finché non è ruzzolato per diversi metri in un canale trovando purtroppo la morte. Alle operazioni ha partecipato una sessantina di persone del Soccorso alpino di Centro Cadore, Pieve di Cadore, San Vito di Cadore, Sappada, vigili del fuoco, Guardia di finanza, forestali, con 6 unità cinofile.
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