Roma, 20 ago. (LaPresse) – Partirà il 5 novembre nell’aula bunker di Rebibbia il maxi processo con rito immediato per 34 persone coinvolte nella seconda tranche dell’inchiesta su Mafia Capitale, come deciso dal gip di Roma Flavia Costantini che accolto la richiesta della Procura.
A comparire davanti ai giudici, oltre all’ex Nar Massimo Carminati e il presidente della cooperativa ’29 giugno’ Salvatore Buzzi, ritenuti i capi del clan, ci saranno tra gli altri l’ex presidente del Municipio X (Ostia) Andrea Tassone, l’ex capogruppo regionale del Pdl Luca Gramazio, l’ex presidente del consiglio comunale di Roma Mirko Coratti, l’ex assessore alla Casa del Comune di Roma Daniele Ozzimo e l’ex presidente della commissione Patrimonio del consiglio comunale Pierpaolo Pedetti. “Prima si va a giudizio, meglio è per noi, perché il nostro obiettivo è far cadere la contestazione di associazione per delinquere di stampo mafioso”, commenta a LaPresse Alessandro Diddi, avvocato di Salvatore Buzzi.
“Aspettavamo questo momento – ha aggiunto il legale – perché vogliamo fare questo processo il prima possibile, speriamo ci siano le televisioni e che abbiano la costanza di seguire il processo intero, perché tutti possano rendersi conto di quale costruzione mediatica c’è intorno a questo caso”.
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