Villa di Chiavenna (Sondrio), 14 ago. (LaPresse) – E’ in via di conclusione l’intervento iniziato questo pomeriggio ad opera del corpo di soccorso alpino di Chiavenna per mettere in salvo due ragazze di 18 e 27 anni – che facevano parte di un gruppo di scout in vacanza dall’Umbria – rimaste infortunate mentre si trovavano lungo la bocchetta della Teggiola, a circa 2500 metri di altitudine, durante la discesa lungo un canale.
Le ragazze sono state colpite da una scarica di sassi caduti dall’alto: una ha riportato trauma cranico, l’altra la frattura di una caviglia. I tecnici della VII delegazione Valtellina – Valchiavenna le hanno raggiunte e portate su un pianoro, con una serie di doppie calate, per circa 300 metri. In quota le condizioni meteorologiche erano critiche, i soccorritori hanno quindi eseguito un intervento molto complicato, sotto la pioggia battente e con la presenza di nebbia che riduceva la visibilità. Più in basso, le ha raggiunte l’eliambulanza per il trasporto in ospedale. Il soccorso alpino ha accompagnato poi a valle il resto del gruppo.
“Lungo i sentieri e nei tratti sottostanti la roccia – avvertono i tecnici del Soccorso alpino – possono presentarsi dei rischi legati proprio alla caduta di sassi. Un elemento dell’attrezzatura che diventa indispensabile è quindi il casco, che comunque è buona regola indossare sempre quando si praticano sport in montagna”.
Sul sito www.sicurinmontagna.it – ricorda il Soccorso alpino – è possibile scaricare l’opuscolo ‘Sicuri in ferrata’, in cui sono spiegate nel dettaglio le problematiche e i pericoli che possono manifestarsi in un’attività come quella dell’arrampicata su itinerari attrezzati.
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