Reggio Emilia, 10 ago. (LaPresse) – Si è armato di una carabina, affacciato alla finestra e ha ammazzato con una fucilata la gatta del vicino, entrata nel suo cortile. Prima di abbandonare l’animale definitivamente nel parcheggio, probabilmente per cercare di eludere le indagini, l’ha ‘operato’ estraendogli il piombino che ne ha causato la morte. Ne sono convinti i carabinieri della stazione di Castellarano (Reggio Emilia) che hanno identificato un 44enne di origini reggiane come responsabile del grave episodio.

I militari gli hanno ritirato tutte le armi possedute e l’hanno denunciato alla procura della Repubblica del tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di uccisione di animale domestico.

L’uomo sarà anche segnalato alla prefettura di Reggio Emilia per il provvedimento di divieto di detenzione di armi e munizioni.

A presentarsi ai carabinieri, per segnalare l’uccisione della gatta di razza europea, è stato un vicino di casa del 44enne. I carabinieri hanno recuperato l’animale, affidato poi all’istituto zooprofilattico sperimentale di Reggio Emilia per gli accertamenti medico legali del caso al fine di accertarne le esatte cause della morte, legate, in base alle testimonianze acquisite dai colleghi di Castellarano, all’esplosione di un colpo da una carabina calibro 4,5.

Secondo la ricostruzione investigativa, dopo aver sparato e ucciso la gatta, come rivelato dalle tracce di sangue trovate lungo il percorso, l’uomo l’avrebbe spostata dal suo cortile all’attiguo parcheggio per poi riprenderla e ‘operarla’ estraendogli il piombino e quindi riportarla nel parcheggio dove poi è stato recuperata dai carabinieri. L’uomo, che respinge ogni accusa negando la responsabilità dei fatti, avrebbe agito in quanto infastidito dai gatti che sconfinano recandosi nel suo giardino.

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