Trapani, 29 lug. (LaPresse) – I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro e del comando provinciale di Trapani, nei controlli anti-caporalato in agricoltura eseguiti nell’ultima settimana, hanno scoperto 17 lavoratori in nero e contestato sanzioni amministrative per 71.655 euro totali. In particolare, in un’azienda agricola, in contrada Ummari di Trapani, è stata rilevata la presenza di 3 lavoratori in nero su 3 presenti, tutti di origini italiane, in un’altra a Salemi sono stati scoperti 6 lavoratori in nero su 6 presenti, tutti d’origine tunisina, e in una terza azienda a Calatafimi Segesta, sono stati ritrovati 4 lavoratori in nero su 4 presenti: tutti di origine rumena. Le verifiche sono state condotte insieme agli ispettori del lavoro civili e su impulso del direttore territoriale del lavoro e sono state focalizzate in tutto il territorio trapanese, con particolare riferimento ai comuni di Trapani, Salemi, Calatafimi Segesta e Santa Ninfa. Nel giorni scorsi alle forze dell’ordine sono arrivate alcune segnalazioni su una verosimile presenza di manodopera straniera impiegata in modo illecito in agricoltura, in alcuni fondi. A quel punto, sono stati organizzati dei servizi di osservazione preventiva e, successivamente, dopo avere appurato la correttezza delle informazioni, sono scattati gli interventi. Le aree sono state circondate con discrezione e, una volta bloccate le vie di fuga, i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro e delle stazioni si sono presentati ai titolari delle aziende agricole che son stati colti del tutto di sorpresa.
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