Rho Pero (Milano), 17 lug. (LaPresse) – Assumere il 20% dell’energia giornaliera con la colazione, il 10% con uno spuntino a metà mattina, il 25-35% con il pranzo, un altro 10% con la merenda e, infine, un 25-35% con la cena. E ancora: ballare per mezz’ora o salire le scale ci permette di consumare 250 kcal. Insomma, più di una partitella a calcio o pallacanestro della stessa durata. Ecco alcuni dei consigli dati dalla dottoressa Carmela Bagnato, dietologa dell’Ospedale Madonna delle Grazie, unita operativa Nutrizione clinica e dietetica, di Matera, ad Expo. ‘Disturbi del comportamento alimentare con focus su educazione nutrizionale e sport’.

Ecco il tema di un incontro con gli studenti promosso dal ministero della Salute nello spazio ‘Vivaio scuole’ del Palazzo Italia.

“Affinché ci sia un bilancio energetico, le calorie introdotte devono essere uguali a quelle consumate – ha spiegato -. L ‘alimentazione è un bisogno primario e un determinante di salute”.

Alcuni dei disturbi del comportamento alimentare più comuni? Anoressia e bulimia sono i più comuni, ma va inserito fra questi il consumo di sostanze non commestibili. Mangiare male, invece, può essere causa di obesità, diabete, malattie cardiovascolari e tumori. “Alcune neoplasie, soprattutto quelle del colon – ha chiarito la dottoressa – possono essere prevenute per il 70% con una buona alimentazione. L’alimentazione da una parte è prevenzione, dall’altra parte è cura”.

La dottoressa Bagnato ha poi segnalato alcune regole utili per prevenire i disturbi di salute: dal controllare il peso e mantenersi attivo all’inserire legumi, ortaggi e frutta nella dieta, dal mangiare sale, ma non troppo, fino a non esagerare con i grassi e con l’alcol. A proposito delle sostanze alcoliche,in particolare, la dietologa ha ricordato che, invece, posson far bene due bicchieri piccoli di vino al giorno per i maschi e uno per le femmine.

Il modello alimentare da seguire? “La dieta mediterranea, perché è equilibrata, adeguata, bilanciata e ottimale”, ha fatto sapere la specialista. Che ha poi insistito sui benefici dell’attivita fisica: “Aiuta a perdere peso, migliora il profilo metabolico, riduce l’ansia e la depressione, migliora il tono dell’amore e l’autostima, oltre a favorire la socializzazione”.

Un focus, infine sull’alimentazione dello sportivo. “Deve in primo luogo assicurare un apporto di calorie sufficiente a coprire i dispendi energetici – ha fatto sapere la dottoressa – legati alla pratica sportiva, relativi sia agli allenamenti che alle gare. L’alimentazione di chi pratica sport deve essere anche distribuita nell’arco della giornata in modo da non interferire con gli orari di allenamento e tenendo conto della presenza di competizioni, senza dimenticare tuttavia la gradevolezza e la facile digeribilità del pasto. L’alimentazione deve essere variata – ha ricordato – cioè composta da alimenti diversi, ricca di frutta e di verdura da consumare sia crude che cotte: queste assicurano un adeguato apporto di acqua, sali minerali, vitamine e di fibra alimentare. Insomma, mantengono lo schema dell’alimentazione mediterranea”.

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