Milano, 13 lug. (LaPresse) – “Gli investimenti nei nodi urbani ad alta concentrazione abitativa sono prioritari e devono essere funzionali a garantire il funzionamento efficiente di sistemi di trasporto complessi, intrinsecamente sostenibili e multimodali”. Lo ha dichiarato Michele Mario Elia, amministratore delegato del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, intervenendo in Expo 2015 al convegno ‘Green Mobility for the European network of the metropolitan cities’, nel corso del quale è stato presentato e siglato il terzo Protocollo di intenti per la prosecuzione del progetto ‘Qvqc Quali velocità, quale città. L’alta velocità – I nuovi scenari ambientali e territoriali in Europa e in Italia. Osservatorio sull’Av/Ac in Italia’ per il triennio 2015 – 2018.

L’amministratore delegato ha evidenziato che “16 miliardi di euro è il valore del nostro programma di investimenti con impatti diretti sullo sviluppo del trasporto locale nelle aree metropolitane e sulla rete regionale. Lo stato di avanzamento complessivo è pari al 50%, sono quasi ultimati gli interventi programmati sulle aree metropolitane di Torino e Bologna”.

“Nei prossimi quindici anni il nostro paese si troverà a dover affrontare una crescita della domanda di trasporto di oltre il 50%, con picchi che sfioreranno l’80% per le merci. Accessibilità, mobilità, esternalità sono quindi i tre elementi chiave che determineranno, nel prossimo futuro, la capacità dell’Italia di produrre valore. Solo alcuni dati: sul 10% del territorio nazionale risiedono il 50% dei residenti e il 55% degli occupati, nelle aree metropolitane di Milano, Roma, Napoli e Torino è concentrato oltre il 60% dei consumi nazionali”, riferisce in una nota Fs.

A partire da questi dati, Elia ha spiegato che “Il Piano di investimenti del gruppo Fs Italiane 2014 – 2017 assume un ruolo fondamentale nel processo di modernizzazione e sviluppo economico del Paese. Dei 24 miliardi di euro complessivi previsti, oltre 15 sono dedicati alla rete convenzionale e, in autofinanziamento, 1,7 miliardi alla rete alta velocità/alta capacità e 6,4 miliardi per servizi di trasporto. Hanno assoluta priorità le opere incluse nel programma del Ten-t Network, l’incremento della qualità del servizio nelle aree urbane e l’innovazione tecnologica per accrescere e sviluppare i servizi offerti.”

“L’ottimizzazione del trasporto collettivo e dell’intero sistema dal punto di vista economico, energetico e ambientale richiede l’integrazione dell’offerta in un unico disegno strategico, con una chiara divisione dei ruoli tra ferrovia, tpl su gomma, reti urbane su ferro e servizi urbani su gomma. Per creare un sistema interconnesso, puntiamo all’integrazione dei diversi servizi di trasporto a partire dalla pianificazione dell’orario, dell’offerta, fino alla scelta dei binari di sosta dei treni in stazione. Interventi infrastrutturali che riguardano ad esempio le banchine e tecnologici quali l’upgrading dei sistemi di informazione al pubblico puntano tutti a ridurre i tempi di interscambio”, ha quindi proseguito Michele Mario Elia, intervenendo al convegno convegno ‘Green mobility for the European network of the metropolitan cities’.

“In questo contesto, le stazioni – ha concluso il manager – devono essere concepite come hub della mobilità urbana dove sia possibile rintracciare agevolmente più tipologie di mezzi di trasporto per il percorso in città, con un’attenzione alla sostenibilità e all’ambiente. Aree di sosta dei taxi, terminal bus con percorsi protetti e attrezzati con informazioni sull’orario, l’andamento delle corse, aree di sosta per car sharing e per e-car rent, rastrelliere per bici private e per bike sharing, sempre più diffuso in molte città italiane; accessibilità integrata alla rete metropolitana.”

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