Milano, 6 lug. (LaPresse) – Ha patteggiato una multa da 250 mila euro Rcs Sport, società partecipata al 100% dal gruppo di via Solferino che organizza eventi sportivi come il Giro d’Italia, indagata per la legge 231/2001 in relazione all’accusa di truffa. Il gup di Milano Elisabetta Mayer ha ratificato la proposta di patteggiamento avanzata da Rcs Sport, che aveva già ottenuto l’assenso del pm di Milano Adriano Scudieri, titolare del fascicolo. Secondo l’ipotesi accusatoria, Rcs Sport avrebbe ricevuto, tra il 2008 e il 2011, 449mila di contributi pubblici di cui non aveva diritto per organizzare eventi sportivi.
I contributi pubblici, secondo il pm Scudieri, sarebbero stati ottenuti fornendo agli enti “false informazioni in ordine alle reali posizioni finanziarie connesse alle singole manifestazioni” e per questo la società è stata iscritta per truffa. Nel periodo preso in esame dall’inchiesta, hanno contribuito a sponsorizzare alcune manifestazioni ciclistiche organizzate da Rcs Sport enti pubblici come Regione Lombardia, Regione Piemonte e alcuni Comuni, compresi quelli di Milano, Genova, Parma e Udine.
Questo filone d’indagini è nato dall’inchiesta, ancora aperta, che vede Rcs Sport parte lesa per un ammanco di 15 milioni di euro che sarebbe stato provocato da una dipendente infedele. Nel 2013 la società ha denunciato una funzionaria che avrebbe speso soldi dell’azienda per finalità personali.
Indagando sui conti della società, la Guardia di Finanza e la procura di Milano si sono rese conto che Rcs Sport avrebbe ottenuto illecitamente contributi pubblici senza avere i requisiti.
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