Roma, 25 giu. (LaPresse) – Beni mobili ed immobili, partecipazioni e numerose società, per un valore complessivo di stima di circa 135 milioni di euro, sono stati sequestrati dai finanzieri del comando provinciale di Roma nei confronti di un noto imprenditore siciliano, attivo nel settore degli appalti delle opere pubbliche su scala nazionale, dedito alla commissione di reati fallimentari e trasferimento fraudolento di valori.
Il provvedimento, disposto dal Tribunale di Roma, giunge al termine di complesse indagini di polizia economico-finanziaria, avviate nello scorso 2014, che hanno portato a scoprire l’esistenza di una struttura gerarchicamente organizzata, capeggiata dall’imprenditore Pietro Mollica. L’uomo, utilizzando il paravento di numerose società formalmente amministrate da prestanome, è riuscito, nel corso dell’ultimo ventennio, ad assicurarsi un elevato numero di commesse pubbliche su tutto il territorio italiano.
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