Di Laura Carcano

Torino, 18 giu. (LaPresse) – “Non sono stupito da questa Enciclica”. Così Carlo Petrini, il presidente di Slow food, commenta le parole di Papa Francesco, nel testo dal titolo francescano ‘Laudato si’. Per Carlo Petrini, che ha fondato e guida l’associazione internazionale no profit che si propone di “ridare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali”, parlare di ‘Papa verde’ o di ‘Enciclica verde’ però è “riduttivo”. “E’ riduttivo – tiene a sottolineare il presidente di Slow Food- perché alla base del pensiero di Bergoglio non c’è solo l’attenzione all’ambiente, ma un modello nuovo che lui chiama ecologia integrale: quindi non c’è solo la natura, l’ambiente, ma l’umanità sofferente perché gli stili di vita in atto distruggono l’ambiente”. Il fondatore di Slow Food non vuole incasellare in un semplice aggettivo il messaggio di Papa Francesco. Petrini parla di “un pensiero alto di un nuovo Umanesimo, un pensiero di cui tutti avvertiamo l’esigenza”.

Petrini, che nell’ottobre 2013 fu chiamato al telefono a sorpresa da Papa Bergoglio, con cui parlò di migranti e umili del mondo, non è stato colto di sorpresa dal Pontefice che viene dall’Argentina, ma anche ha origini astigiane, quando nell’ enciclica cosiddetta ‘verde’ afferma: ‘Cosa significa il comandamento non uccidere quando un venti per cento della popolazione mondiale consuma risorse in misura tale da rubare alle nazioni povere e alle future generazioni ciò di cui hanno bisogno per sopravvivere’. “Non sono stupito – ribadisce il fondatore di Slow food – perché questo concetto fa parte e si inquadra nel pensiero di questo Papa, dall’inizio del suo Pontificato. Un pensiero che va ai poveri e ai diseredati”. La Terra “questa sorella, protesta per il male che gli provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei” è il filo conduttore del documento in 192 pagine di Bergoglio presentato oggi in Vaticano. “Per questo – scrive il Papa nella prefazione del suo lavoro – fra i poveri più abbandonati e maltrattati c’è la nostra oppressa e devastata terrà, che geme e soffre le doglie del parto”. ‘Famiglia Cristiana’ esce con allegata l’Enciclica, con la prefazione di Carlo Petrini. “Un non credente che fa la prefazione a un’Enciclica non si è mai visto, è una cosa nuova”, commenta Petrini che sulla capacità di comunicare di Bergoglio dice: “Questo Papa si pone come elemento fondamentale di dialogo con tutti, con i non credenti e anche con i credenti di altre fedi”. A giorni il Pontefice è atteso in Piemonte, a Torino. “Per la città e per la regione – evidenzia Petrini- è importante aprire le braccia a un suo figlio, perché Bergoglio è figlio di questa nostra terra. Seguirò con molta gioia questo ritorno alla sua terra, da cui sono partiti i suoi genitori”. Papa Francesco per Petrini è una ispirazione non solo di pensiero, ma di comportamenti: “Vive sobriamente – fa notare il fondatore di Slow Food – e questo è un bell’esempio”.

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