Roma, 28 apr. (LaPresse) – Colpire i barconi non è certo la soluzione per risolvere il problema degli sbarchi sulle coste italiane. “Non è la via giusta, non è la via buona. Bisogna fermare gli scafisti”. Sono nette le parole del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon che questa mattina era in Vaticano per un convegno sul cima organizzato dall’Accademia delle Scienze. Dopo essere stato, ieri, con il premier Matteo Renzi e l’Alto Rappresentante per la Politica estera Ue, Federica Mogherini, sulla nave San Giusto, nel mezzo del canale di Sicilia, il segretario delle Nazioni Uniite torna a parlare dell’emergenza immigrati e lo fa stracciando la strada ed escludendone altre. Per Ban Ki-moon è necessario “fermare i trafficanti che compiono atti criminali”.
Distruggere la flotta dei Paesi di partenza dei flussi migratori può tradursi nell’annientamento delle barche utilizzate per la pesca, e occasionalmente per trasportare migranti, “colpendo ingiustamente l’economia di quelle popolazioni”. Per il segretario – che prima del woorkshop dal titolo ‘Proteggere la terra’ ha incontrato anche Papa Francesco che a giugno pubblicherà un’Enciclica sula clima – “c’è ancora molto da fare” e, in particolare, la comunità internazionale deve aumentare la “condivisione di responsabilità” e “affrontare le radici” dei problemi politici di Paesi come la Libia.
Per risolvere il problema delle migrazioni di massa, tra l’altro, è necessario garantire “canali sicuri e regolari” di migrazione e “corridoi umanitari” .Ban Ki-moon ha sottolineato che tra le centinaia di persone affogate nel Mediterraneo ci sono “i più poveri e i più vulnerabili che rischiano la loro vita”. Per questo, ha proseguito il segretario delle Nazioni Unite, è necessario “affrontare le cause alla radice: perché queste persone rischiano la vita? Per fuggire alle persecuzioni, alla guerra, alla povertà. Bisogna dunque trovare soluzioni politiche”. Il vertice a Bruxelles è stato “un importante passo avanti, un primo passo”, ma “deve essere fatto molto di più” e per questo “continuerò a discutere con i leader europei”.
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