Roma, 27 feb. (LaPresse) – “Ho perso tutto, lasciatemi almeno la dignità. Vorrei che non si speculasse più su quella tragedia”. L’ex comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, intervistato dal Corriere della Sera, parla della vicenda che lo avrebbe visto in procinto di partire per l’Isola dei Famosi. Tutto falso – dice – e nessuna intenzione di partecipare alla trasmissione. “Nonostante le mie smentite, a costo di fare audience – racconta – si continua a offrire una versione torbida di una storia invece chiara e documentata. Una cosa impietosa, feroce, falsa”. A febbraio, spiega SChettino, con il processo in corso, il mio avvocato (Domenico Pepe, il legale che ha lasciato l’incarico proprio in seguito al servizio di Le Iene che mostrava la presunta trattativa per partecipare al programma, ndr) mi ripropose questa possibilità, dopo che gli avevo già dato risposta negativa ad agosto”. Prendere parte alla trasmissione, spiega l’ex comandante, sarebbe stato “immorale”. “Dietro tutto questo – spiega – c’era il figlio” dell’avvocato.
Francesco Schettino torna ad attaccare proprio l’avvocato Pepe, responsabile di aver reso “mediatico” il processo. “Io volevo soltanto che fossero distribuite le quote di responsabilità su quanto accaduto quella notte. Dal processo – spiega Schettino – nessuno ci ha capito niente”. Le vittime del naufragio e i loro familiari, dice l’ex comandante, “li ho tenuti fuori dallo schifo. Ho voluto parlare il giorno della sentenza per rendere omaggio a quelle povere persone”, perché “non volevo usare il loro dolore per rendermi più accettabile. Avrei mancato di rispetto. Certe cose non vanno esibite”.
In ogni caso, puntualizza Schettino, “c’è stato chi ha voluto proteggere interessi economici forti. Niente avviene per caso. Neppure la denigrazione. Eppure io, il grande colpevole italiano, ci ho messo la faccia. Non mi sono nascosto. Per tre anni. E sarò l’unico a pagare. Ma nessuno me lo riconosce”.
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