Roma, 20 feb. (LaPresse) – “Io signori morti non ne faccio. Preferiscono lattine in più, sporcizia e disordini, qualche segno sul muro. Bisogna operare con la testa, non senza un controllo e indiscriminatamente. Il diluvio si sa come inizia e non come finisce”. Con queste parole il questore Nicolò D’Angelo nel corso di una conferenza stampa sui disordini di ieri nella capitale, ha difeso l’operato della polizia nella gestione di piazza di Spagna.

“Abbiamo protetto la piazza – ha aggiunto – e anche la gente perché abbiamo aspettato che si svuotasse e solo dopo, evitando di intervenire in maniera massiva mettendo a rischio tutti, siamo intervenuti”.

“L’ORDINE PUBBLICO HA TANTE VARIABILI”. “Signori miei – ha spiegato – l’ordine pubblico ha tantissime variabili. Noi abbiamo ritenuto di monitorare la situazione proprio allo scopo di non intervenire massicciamente solo per motivi non giustificati di gente che faceva sporcizia”.

“ABBIAMO IMPEDITO LA STRAGE DEGLI INNOCENTI”. Con la scelta di non intervenire duramente in piazza di Spagna “abbiamo portato il risultato a casa: abbiamo impedito la strage degli innocenti. Pensate se avessimo sparato i lacrimogeni. Questa è stata la scelta del questore”.

“EVITATO DI ACCENDERE UNA MICCIA”. “Abbiamo voluto evitare – ha proseguito – di accendere dentro quella piazza una miccia spaventosa. In quell’orario, che è l’orario clou, ci sono i bambini che escono dagli asili, dal Sacro Cuore, dal San Giuseppe, c’è la metro che sforna turisti. C’erano donne, vecchi e bambini. Fra i tifosi olandesi c’erano anche famigile che erano nella piazza”.

“INTERCETTATI E DENUNCIATI 40 ROMANISTI ARMATI DI BASTONI”. “Alla fine della partita – ha sottolineato – avevamo il problema di scortare i tifosi arrivati con i mezzi più disparati e la nostra problematica era dividere 5mila tifosi tra aeroporto, stazione, pullman a piazzale Flaminio e alberghi al centro, dove l’azione del nostro servizio ha consentito di bloccare 40 tifosi romanisti che dopo la partita si erano nascosti armati di bastoni: li abbiamo intercettati, controllati, denunciati e portati via”.

“CAPISCO MARINO MA NON CONDIVIDO LE ACCUSE”. “Capisco il sindaco di Roma – ha aggiunto – il quale si è visto la piazza sporcata, vituperata e offesa. Mi rendo conto della sofferenza morale ma non condivido nella maniera più assoluta l’accusa di pressappochismo e di sottovaluzione del rischi”.

“EVITATO IL CONTATTO TRA OPPOSTE TIFOSERIE”. “Nel primo pomeriggio – ha continuato – abbiamo evitato un contatto con 600 romanisti, a piazza Mancini dove erano radunati pronti a fermare con uno scontro il corteo degli olandesi e lo abbiamo impedito. Questa è una ricostruzione storica e fedele dei fatti”.

“L’ORDINE PUBBLICO NON E’ UN MANUALE”. “L’ordine pubblico – ha concluso – non è uno sterile manuale che si consulta. E’ buon senso, capacità di sintesi. E’ anche farsi due conti della spesa su quello che conviene fare, quando conviene subire e quando reagire”.

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