Caserta, 20 feb. (LaPresse) – Sembravano regolari studi odontoiatrici con tanto di targhe all’ingresso, reception e sale d’attesa. C’erano anche tutti i sofisticati macchinari necessari per svolgere la professione sanitaria. Quelli che mancavano, però, erano proprio i dentisti. Questo è il quadro che si è presentato ai militari della Guardia di Finanza di Caserta che, al momento dell’accesso simultaneo presso due studi odontoiatrici, hanno sorpreso i due falsi dentisti intenti ad esercitare abusivamente la professione medica. Accortisi della presenza dei finanzieri, uno di loro, lasciando nello sconcerto il paziente che stava curando, si è disfatto della mascherina asettica e del camice bianco, dandosi alla fuga verso l’uscita secondaria dello studio, mentre l’altro è stato bloccato dai militari appostati nelle immediate vicinanze mentre era già in procinto di dileguarsi.
Una volta sventata la fuga, i due soggetti ammettevano, davanti agli occhi sbalorditi dei clienti che in quel momento erano in attesa per essere visitati e che avevano assistito alla fuga dei loro “dentisti di fiducia”, di esercitare l’attività senza averne alcun titolo. I pazienti, infatti, erano tutti ignari del fatto che i dentisti fossero sprovvisti dei necessari titoli accademici e dell’adeguata preparazione professionale per poter effettuare prestazioni odontoiatriche quali devitalizzazioni, otturazioni, estrazioni dentarie, ricostruzioni, applicazioni di protesi dentarie ed altro.
I finanzieri di Caserta hanno scoperto che i sedicenti dentisti – conosciuti al Fisco non come medici, ma come occasionali vigilantes o buttafuori operanti in vari locali della Provincia – erano evasori totali e, per dare una parvenza di regolarità fiscale, si erano muniti di ricettari, timbri e carta intestata appartenente ad un noto medico odontoiatra locale, il quale è risultato completamente estraneo alla vicenda.
I due dentisti, di 30 anni e 44 anni, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, con l’accusa di esercizio abusivo della professione medica e violazioni delle norme igienico-sanitarie, avendo smaltito rifiuti speciali senza le previste modalità. I due studi odontoiatrici sono stati sequestrati e con essi le sofisticate attrezzature per un valore di oltre 100 mila euro.
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