Napoli, 7 feb. (LaPresse) – Aveva perso 15 chili e si era tagliato la barba per camuffare l’aspetto durante la latitanza, ma alla fine è stato arrestato dai carabinieri. Un 45enne napoletano è finito in manette dopo una latitanza andata avanti dal 13 agosto 2009 quando con dei complici fece irruzione nel Banco di Napoli a Forio d’Ischia e, minacciando il direttore con un taglierino, lo costrinse a svuotare la cassaforte di ben 214mila euro.

Le indagini dei carabinieri permisero di identificare lui e i complici e la Procura della Repubblica di Napoli chiese e ottenne dal GIP la misura cautelare. I militari della Sezione Catturandi del Nucleo Investigativo erano sulle sue tracce da qualche giorno, fino ad oggi quando lo hanno localizzato in un appartamento al secondo piano di una palazzina in via Rosanea a Somma Vesuviana. Quando i carabinieri hanno bussato alla porta l’uomo è saltato fuori da una finestra sul retro, ma è stato visto dai militari che avevano comunque cinturato l’edificio. Dopodichè si è infilato in una casa non lontana dal suo nascondiglio spaventando la famiglia che vi era all’interno.

Gli inseguitori hanno comunque circondato l’abitazione intimando al latitante di arrendersi. Il ricercato, braccato, si è lasciato ammanettare dai militari che guardandolo hanno riscontrato il sensibile mutamento fisico (qualche decina di chili in meno) e il cambio di look (con barba rasata) rispetto ai dati e alle foto segnaletiche di cui erano in possesso.

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