Torino, 30 gen. (LaPresse) – Sono sempre più numerose a Torino le vittime di un virus informatico particolarmente insidioso, che danneggia il pc e dà istruzioni, con richiesta di denaro, per avviare il ripristino. Le procedure di pagamento non sono per ora tracciabili. Un’eventuale resa alla richiesta di denaro però non garantisce la ‘pulizia’ del proprio computer. La polizia sospetta che dietro ci sia una banda di cyber banditi ed esorta i cittadini a stare attenti alle mail sospette che in questi giorni stanno arrivando sui pc di molti cittadini e titolari e dipendenti di aziende. La mail tipo con cui si insinua il virus, noto come ‘cryptolocker’, hanno un testo che solitamente inizia così: “Buongiorno, ti ringraziamo per l’ordine effettuato di recente e confermiamo di aver ricevuto i prodotti restituiti…”. La mail invita l’utente ad aprire un file allegato con estensione ‘.cab’, che contiene un codice che cifra e rende inutilizzabile la maggior parte dei file presenti nelle unità di memoria collegate al pc infettato. Oltre alla cifratura dei dati, il malware si replica utilizzando il programma di posta elettronica del computer infetto per inviare, a tutti gli indirizzi email presenti nella rubrica, un email contenente il virus stesso. L’unica protezione possibile, al momento, ricorda la polizia, è la prevenzione: non fidarsi di mail inaspettate, anche se arrivano da contatti noti, e, soprattutto, non dare credito a eventuali link prima di aver accertato la genuinità dei messaggi.

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