Caserta, 21 gen. (LaPresse) – La squadra mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Alessandro Tocco, ha arrestato il pluripregiudicato Nicola Pezzella, esponente di spicco del clan dei Casalesi, fazione Bidognetti, per detenzione e porto illegale di armi. Secondo le indagini l’uomo, già detenuto, è responsabile di aver custodito per conto dell’organizzazione camorrista un vero e proprio arsenale. A incastrare Pezzella sono state le conversazioni tra altri due affiliati, intercettate nel corso delle indagini condotte dalla squadra mobile di Caserta e coordinate dalla procura antimafia di Napoli, che il 12 agosto 2014 hanno portato all’esecuzione di un decreto di fermo nei confronti di Vincenzo Caterino, detto ‘Baffone’, Americo Quadrano e Stefano Martino per tentata estorsione, tentato danneggiamento, detenzione e porto illegale di materiale esplosivo, aggravati dalla metodologia mafiosa.

In particolare, nel corso di una conversazione, Martino aveva rivelato a Quadrano di custodire le armi per conto di Pezzella. Sicuro di non essere ascoltato e nonostante i ripetuti ammonimenti dal suo interlocutore, Martino aveva fornito dettagli sulle armi (pistole e fucili) di cui era stato in possesso, offrendo agli investigatori un solido quadro indiziario sul ruolo di Pezzella. Questi elementi hanno permesso alla procura antimafia di contestare a Pezzella la detenzione e il porto di armi da sparo, comuni e da guerra, e di richiedere al gip la misura cautelare in carcere.

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