Torino, 16 dic. (LaPresse) – E’ attesa per domani la sentenza della Corte d’Assise nei confronti dei quattro No Tav arrestati il 9 dicembre 2013 con l’accusa di terrorismo per aver partecipato all’assalto notturno del cantiere della Tav di Chiomonte nella notte tra il 13 e il 14 maggio 2013. Si tratta di Nicolò Blasi, Claudio Alberto, Matia Zanotti e Chiara Zenobi.
Con la stessa accusa, il 9 dicembre scorso, sono stati arrestati dalla Digos di Torino altri tre attivisti No Tav di Milano: Lucio Alberti,Francesco Sala e Graziano Mazzarelli 23 anni. I primi quattro No Tav che verranno giudicati domani dalla Corte presieduta dal giudice Pietro Capello hanno ammesso di aver compiuto l’assalto e hanno rivendicato il gesto. Domani la sentenza verrà pronunciata nella maxi aula bunker del carcere delle Vallette di Torino, dove si sono tenute tutte le udienze del processo. Il Movimento No Tav ha organizzato due presidi: il primo in aula bunker e il secondo dalle 17.30 a Bussoleno in piazza del mercato.
“In tutti questi mesi – scrivono i No Tav su notav.info – sono state moltissime le iniziative e le attestazioni di solidarietà ai quattro ragazzi e al movimento notav anche da persone non appartenenti direttamente ai movimenti di lotta, a dimostrazione di come questa sia una vera e propria ingiustizia, utile solo a fiaccare, o meglio a distruggere, il movimento notav, visto che con gli altri strumenti non ci si è mai riuscito”. “Dal canto nostro – proseguono – abbiamo sempre ribadito di essere tutti colpevoli di resistere e di come per un compressore bruciato non si possa imbastire un processo del genere con una detenzione così dura e lunga e con un aspettativa di condanna ancor superiore. Abbiamo anche ribadito che ‘Quella notte c?eravamo tutti’. La libertà è una cosa seria, e noi vogliamo tutti i notav liberi subito”.
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