Bari, 14 dic. (LaPresse) – In due, un cittadino albanese 24enne residente a Bisceglie (Barletta-Andria-Trani), già noto alle forze dell’ordine, e un 25enne sorvegliato speciale di Trani, con il volto coperto dal cappuccio delle felpe che avevano addosso hanno fatto irruzione in un ufficio privato a Corato, nel barese. Qui hanno terrorizzato una donna, parente del titolare, e preso il poco contante disponibile in cassa. Alla timida reazione della vittima uno dei rapinatori ha estratto una pistola e esploso un colpo in aria, che si è conficcato nel soffitto. Poi i due rapinatori sono scappati a bordo di una Fiat Uno. I carabinieri della stazione di Corato, grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, sono risaliti alla targa del veicolo, risultato rubato a Trani nei giorni precedenti, e hanno diramato le ricerche attraverso la centrale operativa 112. Una pattuglia a Bisceglie, nei pressi della stazione ferroviaria, ha notato due individui che incendiavano proprio una Fiat Uno dello stesso colore di quella impiegata nella rapina appena commessa. I militari hanno bloccato uno dei due rapinatori, mentre il complice è stato poco dopo rintracciato e arrestato presso il proprio domicilio.
Durante le perquisizioni personali e domiciliari è stata trovata una pistola con matricola abrasa, carica di munizioni e perfettamente funzionante, e parte del bottino. I due, sono stati portati in carcere a Trani, dovranno rispondere, in concorso, di rapina aggravata, incendio, ricettazione, accensione ed esplosioni pericolose, nonché porto e detenzione di arma clandestina. Il sorvegliato dovrà rispondere anche di violazione delle prescrizioni imposte dalla misura di prevenzione. L’arma, sequestrata, verrà sottoposta agli accertamenti tecnico-balistici della sezione investigazioni scientifiche di Bari.
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