Assisi, 10 nov. (LaPresse) – “E’ irresponsabile indebolire la famiglia, creando nuove figure – seppure con distinguo pretestuosi che hanno l’unico scopo di confondere la gente e di essere una specie di cavallo di Troia di classica memoria – per scalzare culturalmente e socialmente il nucleo portante della persona e dell’umano”. Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, alla 67ma assemblea generale in programma ad Assisi da oggi al 13 novembre. Bagnasco fa riferimento alle nozze tra persone omosessuali di cui si è discusso durante lo speciale Sinodo sulla famiglia che si è svolto a ottobre. “Da ogni dove – ha dichiarato Bagnasco – è risuonata la bellezza e l’importanza irrinunciabile del Vangelo del matrimonio e della famiglia, patrimonio e cellula dell’umanità, costituita da un uomo e da una donna nel totale dono di sé”. “I figli – ha detto il presidente della Conferenza episcopale italiana – non sono oggetti né da produrre né da pretendere o contendere, non sono a servizio dei desideri degli adulti: sono i soggetti più deboli e delicati, hanno diritto a un papà e a una mamma”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata