Cremona, 31 ott. (LaPresse) – Oltre 200 carbinieri dei Nas e dell’Arma territoriale di Cremona hanno eseguito ieri 48 perquisizioni in 9 province d’Italia (Cremona, Mantova, Bergamo, Verona, Brescia, Parma, Piacenza, Rovigo e Ragusa), di cui 31 in allevament intensivi, che ospitano 15.000/20.000 capi di bestiame da latte. La procura di Brescia ha anche emesso decreti nei confronti di sette indagatati, tutti professionisti del settore zootecnico, accusati di associazione a delinquere finalizzata al commercio e somministrazione di medicinali veterinari di provenienza illecita. La settimana scorsa, inoltre, i carabinieri hanno fermato un medito veterinario, libero professionista, che insieme agli altri indagati, è stato trovato in possesso di una quantità ingente di farmaci veterinari privi di registrazione e autorizzazione all’immissione in commercio. Si tratta di circa 2 quintali di specialità medicinali comunitarie ed extracomunitarie, 20 chilogrammi di polvere anonima, verosimilmente antibiotico, e 500 confezioni di farmaci di provenienza extra UE.

L’indagine, avviata dal Nas di Cremona nel decorso mese di aprile, ha permesso di far luce su un vasto traffico illecito di somatotropina bovina, triangolata da paesi extra Ue e venduta in flaconi e siringhe ad allevatori di bovini da latte insieme ad altri farmaci veterinari, provenienti dal mercato nero e privi, quindi, di prescrizione e registrazione nonché irregolarmente introdotti in Italia. Tali farmaci servivano a far aumentare fino al 20% la produzione di latte del bestiame trattato.

Le perquisizioni, eseguite dai militari all’interno di aziende commerciali e zootecniche, hanno portato all’ulteriore sequestro probatorio di 16 allevamenti, 4079 capi di bestiame, 55 chilogrammi di sostanze farmacologicamente attive (tipo aspirina ed antibiotici) illegali e da sottoporre ad analisi, centinaia di confezioni medicinali veterinari irregolari, registri di carico e scarico di farmaci.

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