Città del Vaticano (Vaticano), 19 ott. (LaPresse) – Papa Francesco ha pronunciato la formula della beatificazione: Papa Paolo VI è stato proclamato beato. La ricorrenza sarà il 26 settembre, data di nascita di Montini. Le reliquie di Paolo VI, una maglietta insanguinata che indossava quando fu vittima di attentato a Manila nel 1970, sono state portate sull’altare ed è stata scoperta l’immagine del nuovo beato.

Piazza San Pietro era gremita di fedeli per l’occasione. La messa è stata celebrata da Papa Francesco con i cardinali, i patriarchi, gli arcivescovi, i vescovi e i presbiteri membri del Sinodo. La cerimonia ha segnato simbolicamente la fine del Sinodo sulla famiglia. La beatificazione di Paolo VI è stata infatti programmata ora perché fu proprio Montini a indire il Sinodo dei vescovi per la prima volta, nel 1965. Anche il Papa Emerito era in piazza del Vaticano per la messa di beatificazione.

PAPA: PAOLO VI CORAGGIOSO CAPACE DI SCUTARE I SEGNI DEL TEMPO. “In questo giorno della beatificazione di Papa Paolo VI mi ritornano alla mente le sue parole, con le quali istituiva il Sinodo dei vescovi: ‘scrutando attentamente i segni dei tempi, cerchiamo di adattare le vie e i metodi… alle accresciute necessità dei nostri giorni e alle mutate condizioni della società'”. Così Papa Francesco durante l’omelia in piazza San Pietro dopo la beatificazione di Paolo VI.

“Nei confronti di questo grande Papa, di questo coraggioso cristiano, di questo instancabile apostolo, davanti a Dio oggi non possiamo che dire una parola tanto semplice quanto sincera ed importante: grazie. Grazie nostro caro e amato Papa Paolo VI. Grazie per la tua umile e profetica testimonianza di amore a Cristo e alla sua Chiesa” ha proseguito Bergoglio sottolineando la forza di questo Papa che “mentre si profilava una società secolarizzata e ostile, ha saputo condurre con saggezza lungimirante, e talvolta in solitudine, il timone della barca di Pietro senza perdere mai la gioia e la fiducia nel Signore”.

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