Roma, 27 set. (LaPresse) – I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro di prevenzione nei confronti di Ernesto Diotallevi e dei suoi prestanome. Diotallevi è noto per essere uno dei capi storici della Banda della Magliana. Sequestratoi il 100% del capitale sociale e relative quote societarie della Immobiliare del molo S.r.l., con sede ad Olbia, località Porto Rotondo ed esercente l’attività di mediazione immobiliare; un’unità abitativa, sita ad Olbia, nel complesso immobiliare Villaggio Porto Rotondo, per un valore complessivo di stima pari a circa 255mila euro.

Diotallevi è risultato a capo di una insidiosa realtà economico criminale, caratterizzata dall’illecita accumulazione di utilitas in valore sproporzionato rispetto ai redditi lecitamente dichiarati, al punto che nei suoi confronti sono già stati eseguiti, alla fine del 2013, unitamente ai carabinieri del R.O.S. di Roma, ben tre decreti di sequestro, cautelando beni mobili, cespiti immobiliari, società e quote societarie per oltre 25 milioni di euro.

Con specifico riferimento all’odierna attività, Diotallevi è risultato vantare anche una particolare passione e predilezione per le note località balneari della Sardegna. Già in passato, infatti, a Diotallevi erano state sequestrate ben 35 unità abitative di pregio e valore, tutte site ad Olbia, opportunamente celate in una società immobiliare di Rimini, intestata, secondo l’ipotesi d’accusa, a prestanome, nonché una prestigiosa villa nell’esclusiva Isola del Cavallo (Corsica). L’odierna operazione testimonia ancora una volta, quindi, come la caratura criminale di un soggetto trovi spesso diretta espressione nel reinvestimento degli illeciti proventi accumulati in beni immobili di rilevante valore e pregio, strategia resa possibile anche grazie alla schermatura offerta da insospettabili imprenditori.

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