Ragusa, 28 lug. (LaPresse) – La polizia di Ragusa ha arrestato 4 scafisti egiziani responsabili di aver messo in pericolo la vita di 295 migranti di origini siriane, libiche, irachene ed egiziane. I soccorsi erano stati allertati dagli stessi scafisti dopo dopo la mezzanotte del 26 luglio e i migranti, trasbordati su un mercantile battente bandiera della Grecia, erano arrivati al centro di primo soccorso e accoglienza di Pozzallo il giorno successivo alle 7. Ogni migrante ha pagato in media 2.500 dollari per un totale di quasi 740.000 dollari che sono andati tutti agli organizzatori ed agli scafisti.

Sino ad oggi, solo nel 2014 sono stati arrestati 77 scafisti dalla polizia giudiziaria a Pozzallo e sono in corso numerose attività di collaborazione tra le squadre mobili siciliane (coordinate dal Servizio Centrale Operativo) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste del nord Africa a quelle Italiane.

“Ho vissuto in Italia per 10 anni e mi ero fidanzato, poi la nostra relazione è finita quando è nato nostro figlio ed io per la grande delusione sono tornato in Egitto; adesso voglio trovare mio figlio e riprovare a vivere qui dove sono stato benissimo”, ha raccontato un sopravvissuto egiziano. “Si era creata una falla e tutti quanti ci siamo adoperati per liberare l’imbarcazione dall’acqua che entrava, altrimenti saremmo affondati”, ha aggiunto invece un migrante siriano.

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