Chiomonte (Torino), 24 lug. (La Presse) – Due gruppi distinti di No Tav hanno attaccato il cantiere di Chiomonte (Torino), lanciando petardi e bombe carta. Un primo gruppo ha tirato gli ordigni sul lato sud del cantiere, vicino alla carreggiata dove si trovavano alcune forze dell’ordine e i vigili del fuoco, accorsi per spegnere l’incendio appiccato poco prima da alcuni manifestanti. Il secondo lancio ha colpito l’area archeologica ovvero il punto più alto del cantiere. Le forze dell’ordine hanno lanciato lacrimogeni in entrambe le direzioni. Il doppio attacco è stato preceduto dal consueto segnale dei No Tav ovvero l’esplosione di fuochi d’artificio. I pompieri hanno domato le fiamme sull’autostrada e stanno pulendo il manto stradale per permettere il normale scorrimento del traffico.

L’ARRIVO AL CANTIERE. I primi cinquanta No Tav sono arrivati vicino alle reti del cantiere in Val Susa, poco prima del ponte Clarea, attraverso i boschi di Giaglione. Hanno iniziato una battitura contro le strutture metalliche che delimitano l’area. Un fitto cordone di forze dell’ordine è presente sul ponte. Un altro gruppo di manifestanti ha preso altri sentieri e si sta avvicinando al cantiere puntando verso altre direzioni. Un gruppo di No Tav ha bloccato l’autostrada Torino-Bardonecchia all’imbocco della galleria di Giaglione, in salita. Alcuni copertoni sono stati incendiati. La carreggiata è bloccata.

L’AVVIO DELLA MARCIA. La marcia con qualche centinaio di attivisti è partita poco prima delle 22 di giovedì attraverso i boschi della Val Clarea in direzione del cantiere, esteso tra Chiomonte e Giaglione. Centinaia di poliziotti, carabinieri, alpini e finanzieri presidiano l’area. Fuori dalle reti, nella parte più bassa del cantiere, verso i boschi, sono piazzati gli idranti e decine di camionette della polizia. Nei boschi, il corteo No Tav, a cui partecipano autonomi e anarchici, è diviso in più gruppetti.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: