Roma, 23 giu. (LaPresse) – I 7,1 milioni di italiani che vivono da soli devono affrontare un costo della vita superiore del 66 per cento rispetto a quello medio di ogni componente di una famiglia tipo. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat sul calo dei divorzi e delle separazioni in Italia. Un’inversione di tendenza per una scelta dolorosa ma anche costosa che, sottolinea la Coldiretti, è stata favorita dalla crisi, che ha fatto anche aumentare il numero di divorziati e separati in grave difficoltà economica.

La presenza di separati e divorziati è peraltro, precisa la Coldiretti, in forte crescita tra i 4,1 milioni di abitanti che sono stati costretti a chiedere aiuto per mangiare. Vivere da soli è più costoso, secondo un’analisi della federazione agricoltori dalla quale emerge che la spesa media per alimentari e bevande di un single è di 332 euro al mese, il 62 per cento superiore a quella media di ogni componente di una famiglia tipo di 2,3 persone, che è di 204 euro. Per i single, prosegue la Coldiretti, l’aumento di costi è più del doppio (101 per cento) per l’abitazione, del 76 per cento per i combustibili e per l’energia e del 29 per cento per i trasporti rispetto alla media per persona di una famiglia tipo.

I motivi della maggiore incidenza della spesa a tavola sono da ricercare, continua la Coldiretti, nella necessità per i single di acquistare spesso maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati, che comunque anche quando sono disponibili risultano molto più cari di quelli tradizionali. Per quel che riguarda gli appartamenti e le case, invece, quelli piu piccoli hanno prezzi più elevati al metro quadro sia in caso di acquisto che di affitto, mentre usare l’automobile da soli costa di più, così come riscaldare un appartamento.

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