Venezia, 12 giu. (LaPresse) – Giorgio Orsoni è tornato a ricoprire la sua carica di sindaco di Venezia dopo la sospensione avvenuta con gli arresti domiciliari disposti nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per il Mose. Questa mattina, infatti, il gip ha disposto la revoca della misura cautelare, quindi la remissione in libertà.

“Mi sono fatto molti nemici, questo lo sapete tutti, e questo è lo scotto che sto pagando”. Così il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, risponde in conferenza stampa a Venezia dopo la sua scarcerazione nell’ambito dell’inchiesta sul Mose.

“La mia campagna elettorale è stata gestita dai partiti che mi hanno sostenuto in varie misure. E’ evidente, questo non posso negarlo, che il maggior organizzatore della campagna è stato il Pd e con loro ho interloquito per le iniziative che mi proponevano. Ma non ho mai saputo come le iniziative elettorali venivano pagate”.

Sull’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati, il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni dice che è “un millantatore” e che avrebbe dato delle buste con soldi al primo cittadino.

“Mi addolora di più la distanza presa da parte di qualcuno nei miei confronti” aggiunge Orsoni rispondendo alle domande dei cronisti confidando di sentirsi “offeso e sorpreso”.

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