Milano, 1 giu. (LaPresse) – “Io radicale? No, siete voi europei che siete andati troppo a destra, non noi che siamo troppo a sinistra”. Così Joao Pedro Stedile, fondatore del movimento brasiliano ‘Sem Terra’, ospite oggi al Festival di Trento, partecipando al dibattito su ‘Rappresentanza e partecipazione: la democrazia in movimento’.
Papa Francesco è stato definito un uomo “universale” che indica la necessità di un ritorno a un rapporto di maggiore giustizia tra gli uomini (“facciamo un’alleanza con lui, una delle poche sorprese positive, ha il coraggio per cambiare le cose, potrà riscattare i precetti della teologia della liberazione senza menzionarla come dottrina”), mettendo nel mirino il grande nemico, il modo di produzione capitalista che ha preso il possesso di tutta la produzione mondiale e che ha ormai “sequestrato il potere decisionale degli Stati”, e dunque anche quello dei popoli.
“Dobbiamo creare nuove regole di controllo sociale sui beni pubblici”, spiega Stedile, “in America Latina dobbiamo finirla con il dollaro quale moneta internazionale di riferimento, è più pericoloso dei droni, impone la fame nel mondo. Occorre invece una moneta internazionale che sia controllata dall’Onu, quale meccanismo di regolazione dei commerci e non strumento di sfruttamento dell’umanità o per finanziare il deficit pubblico americano”.
Alla domanda su quali possono essere le nuove forme di partecipazione politica, Stedile ha risposto “non lo so, ogni società deve trovare le proprie forme, uscendo dalla fase letargica in cui ci troviamo, ma non ho dubbi che nei prossimi anni i movimenti di opposizione e ribellione sociale genereranno un cambiamento, perchè il popolo è saggio e i politici sono stupidi”.
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