Torino, 25 mar. (LaPresse) – Dieci funzioanri e dirigenti dell’Atc (Agenzia territoriale della casa) di Torino e di società collegate sono stati arrestati dai carabinieri, su ordinanza del Gip del tribunale del capoluogo piemontese, con l’accusa di falsità ideologica in atti pubblici. Tra gli arrestati, sono finiti in carcere il direttore generale di Atc, Marco Buronzo, e quello di Manet srl, società in house di Atc, Carlo Liberati. Gli altri 8 arrestati, nei confronti dei quali sono stati disposti i domiciliari, sono dirigenti e funzionari di Atc, Manet e Atc Project srl, altra società in house.

L’indagine, cominciata un anno fa, ha portato alla luce un sistema che consentiva ad Atc, attraverso le società in house, di affidare appalti per importi rilevanti a soggetti privati senza il rispetto delle procedure pubbliche di affidamento dei lavori.

L’Atc, per la propria attività di costruzione edilizia, avrebbe dovuto avvalersi della società in house Manet srl, a patto che questa realizzasse il 70% dei lavori con propri dipendenti e beni e che, per il restante 30% funzionasse come appaltatore, affidando i lavori a soggetti privati attraverso procedure pubbliche. Dalle indagini, invece, è emerso che Manet affidava il 100% dei lavori a società private, senza rispettare neppure la normativa in materia. Per gli investigatori, grazie a questo sistema Atc riusciva a gestire imponenti lavori che Manet non era, in realtà, in grado di eseguire. Le indagini sono iniziate un anno fa e, come spiega la procura, sono state particolarmente complesse, anche per la difficoltà di trovare persone disposte a collaborare con l’autorità giudiziaria. I fatti riguardano i cantieri di Settimo Torinese, Carignano, Brandizzo, Bussoleno, Forno Canavese, Sant’Antonino di Susa e Susa.

Il presidente dell’Agenzia territoriale per la casa, Elvi Rossi, si dice “estraneo” alla vicenda. Ora è a colloquio con i carabinieri e la guardia di finanza, che stanno perquisendo gli uffici dell’Atc in corso Dante e le abitazioni degli indagati.

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